Il giudice di legittimità, dopo aver precisato che è ampia la discrezionalità della pubblica amministrazione nel conferimento degli incarichi di posizione organizzativa, ha tuttavia evidenziato che spetti in ogni caso al giudice verificare il corretto uso del potere conferito al datore di lavoro. Nel caso in cui, ad esempio, il conferimento è il risultato di una scelta irrazionale o sia stato esercitato in violazione dei criteri stabili dalle disposizioni contrattuali, il dipendente estromesso potrà fare accertare dal giudice, sia una ripetizione della valutazione, in presenza di errori commessi in fase di conferimento, sia chiedere nei casi più gravi il risarcimento del danno da perdita di chance, ma non potrà mai chiedere al giudice di sostituirsi al datore di lavoro nella valutazione. Sono queste le conclusioni cui è pervenuta la Corte di Cassazione nell'Ordinanza n. 27159/2019.
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